Contattami all'indirizzo » matteo.mentuccia@psycoaching.eu

La relazione tra ansia e alimentazione

Venerdì, 06 Marzo 2020 16:39 Scritto da 
Oggi ti propongo un articolo che tratterà di una condizione psicologica comune a tutte le persone ossia l'ansia e il nesso che ha con l'alimentazione.
Prima di iniziare qualsiasi discorso vediamo cos'è l'ansia e cosa si intende con questo termine.
L’ansia è una risposta innata che la persona mette in atto nel momento in cui deve affrontare una situazione che viene percepita come minacciosa. Tale risposta è collegata all'attivazione di funzioni neurovegetative come ad esempio l'aumento della frequenza cardiaca e respiratoria, la tensione muscolare, la sudorazione, ecc.
 
Entro un certo livello, l’ansia rappresenta una risposta adattiva e funzionale, una reazione di difesa che ci permette di anticipare la percezione di un pericolo prima che questo sia chiaramente identificato. Tuttavia quando risulta immotivata o sproporzionata rispetto all'evento scatenante o quando si protrae nel tempo ed è d’intensità tale da interferire con il normale funzionamento della persona, l’ansia diventa patologica dando origine a sintomi psicologici (apprensione, inquietudine, nervosismo, rimuginio), neurovegetativi (sudorazione, tachicardia, sensazioni di nodo alla gola e di soffocamento) e motori (tensione, irrequietezza, agitazione) che determinano una limitazione delle capacità di adattamento della persona stessa e che possono sfociare in un disturbo d’ansia conclamato.
 
Spesso le persone che richiedono un intervento specialistico per un disturbo d’ansia, lamentano anche disturbi dell’apparato digerente. Gli aspetti emozionali sono infatti fortemente correlati alle funzioni intestinali e la risposta agli agenti stressogeni può portare a una condizione di squilibrio intestinale che tende a ridurre l’assorbimento del triptofano, un amminoacido essenziale, che riduce la sintesi della serotonina favorendo un aumento dello stato ansioso.
 
Esiste inoltre una forte correlazione tra ansia e il modo di alimentarsi. 
Molte persone riducono o rifiutano il cibo percependo l’incapacità di far arrivare il boccone nello stomaco; altre ricercano cibi gratificanti ricchi di carboidrati e grassi perché hanno un un effetto calmante proprio sul sintomo ansioso; altre ancora mangiano di più, vedendo nel cibo una sorta di supporto energetico.
La ricerca di cibo gratificante come dolci, biscotti, bibite zuccherate, cioccolata è correlata alla necessità di incrementare i livelli di serotonina e il nostro cervello, senza che ce ne rendiamo conto, ci indica come possiamo fare.
 
Il problema però si pone perché questi tipi di cibi impattano sul nostro apparato digerente creando disagi digestivi, gonfiori a stomaco e addome, problemi di reflusso gastroesofageo, bruciori o sindrome dell’intestino irritabile. Queste problematiche creano a loro volta aumento di ansia e stress. Inoltre i cibi caratterizzati da una forte presenza di zuccheri semplici e con elevato Indice Glicemico porta a forti oscillazioni della glicemia con conseguenti ripercussioni sull'energia a disposizione per tutte le cellule dell’organismo e in particolare quelle del sistema nervoso centrale. Un eventuale aumento di peso conseguente alimenta, poi, il circuito ansia-stress.
 
Da qualche anno molti studi stanno mettendo in evidenza il ruolo dei nostri batteri intestinali (Microbiota) nella comunicazione cerebrale, in quanto capaci di inviare segnali direttamente dall'intestino al cervello attraverso svariati meccanismi come l'innervazione intestinale e la produzione di metaboliti.
Il Microbiota è importante anche in relazione a dieta ed emozioni. Alcune ricerche, infatti, stanno dimostrando come una dieta equilibrata favorisce una migliore risposta allo stress mentre una dieta squilibrata e ricca di grassi favorisce un comportamento ansioso e depressivo.
Infine, studi su animali hanno dimostrato come il Microbiota, oltre dall'alimentazione, sia alterato anche da condizioni di stress o da disturbi associati allo stress mettendo in risalto la sua importanza a livello psicologico.

Un saluto

Dr. Matteo Mentuccia
 
 
Ultima modifica il Venerdì, 06 Marzo 2020 18:33
Letto 2216 volte
Vota questo articolo
(1 Vota)
Devi effettuare il login per inviare commenti

Articoli correlati (da tag)

  • Psicoterapia o psicofarmaci...cos'è meglio?
    La vita spesso e volentieri ci mette alla prova facendoci affrontare situazioni difficili, quasi per testare di che pasta siamo fatti. In queste situazioni ognuno risponde in modo diverso, ci sono persone che sono forti e che riescono a tenere botta mentre ce ne sono altre che sono più deboli e si trovano a combattere con ansia, attacchi di panico, depressione, perché non riescono a far fronte a ciò che gli è capitato. Se tu appartieni a questa categoria ti sarai chiesto come fare per tornare a stare bene come prima e sicuramente avrai preso in considerazione alcune possibilità del tipo: mi faccio seguire da uno psicoterapeuta? Vado dal dal medico di famiglia e mi faccio dare qualcosa che mi aiuta o mi rivolgo direttamente allo psichiatra per farmi dare farmaci più seri?
    In questo articolo ti spiego come fare ad orientarti nelle scelta migliore.
  • Ansia e attacchi di panico: cosa rappresentano?
    Navigando sul web mi sono accorto che ci sono tantissimi articoli che parlano di ansia e attacchi di panico strutturati in elenchi di sintomi per riconoscerli. Proprio per questo motivo, ho deciso che te ne parlerò in modo differente, spiegandoti il significato di queste due problematiche ossia quello che rappresentano.
  • Neurologo, Psichiatra, Psicologo, Psicoterapeuta, Psicoanalista…quanta confusione!

    Parlando con le persone e vedendo alcune interviste che circolano sul web, ho notato che nessuno ha chiaro chi è e di cosa si occupa il Neurologo, lo Psichiatra, lo Psicologo, lo Psicoterapeuta e lo Psicoanalista ed è proprio per questo motivo che ora ti dirò le differenze tra queste figure professionali e di cosa si occupano nello specifico.

Dove mi trovi

Dr. Matteo Mentuccia
Mental Coach | Psicologo | Psicoterapeuta

Via Fontana dell'Oste, 62 - 00034 - Colleferro (RM)
Via Tocra, 7 - 00199 - Roma

349 6363834 | matteo.mentuccia@psycoaching.eu

P.IVA: 14127391002

Commenti recenti

Ultimi aggiornamenti dal blog